Affresco con l'immagine di due angeli affrontati (quello di destra del tutto rovinato), dipinti sopra un arcone che introduce in una corte contadina, ritenuta dalla tradizionbe luogo dell'antico ostello per pellegrini e viaggiatori, gestito all'inizio dell' XI sec. dai monaci benedettini di S.Eufemia, che nel territorio di Villa Carcina e Sarezzo erano possessori di terre e cascine. L'immagine dell'angelo di sinistra è di bellissima fattura con chiari riferimenti tardorinascimentali; forse opera dei pittori che abitavano poco distanti, aldilà del fiume Mella, i "da Cailina", parenti del grande pittore quattocentesco bresciano Vincenzo Foppa.
Angelo della ringhiera