Situato sulla Valassina, strada di grande comunicazione in direzione Nord-Sud sul tracciato della millenaria via consolare romana, presidia l'incrocio che porta (portava, ora é senso unico) alla Chiesa, al centro del nucleo antico di Nova.
Il dipinto é opera di Vittorio Viviani (1909-1998), insigne pittore novese. Dipinto nel 1965 su una lastra di amianto ed inserito nell'edicola, durante il restauro del 2012 si poté certificare che la cornice in malta cementizia é originale del '600, mentre sotto il quadro non sono state rinvenute tracce dell'affresco originale, evidentemente cancellato [info da Laura Barzaghi, che ringraziamo per la gentile collaborazione].
Il quadro ritrae la crocifissione ambientata in un paesaggio di bosco e montagne. Gesù morente ha il capo chino. Maria in ginocchio abbraccia la croce e i piedi di Gesù. Poco discoste, le pie donne si coprono il volto con le mani, affrante dal dolore. Sono Maria Maddalena e Maria di Cleofa, definita da un Vangelo "sorella" di Maria, in realtà moglie del fratello di Giuseppe. Sullo sfondo tre figure incappucciate con un mantello bianco sembrano allontanarsi in fretta dal dramma che si svolge in primo piano. Manca nel dipinto Giovanni l'Evangelista, che nel racconto dei Vangeli era anch'egli presente ai piedi della Croce.

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Il Crocifisso dell'incrocio