Nell'antico nucleo del Grugnotorto, presidia via dell'Assunta, millenario asse di collegamento della frazione con il centro, sulla direttrice del decumano.
L'affresco ripropone la scena della apparizione della Madonna nelle campagne di Caravaggio. Il 26 maggio 1432 Maria appare a Giannetta intenta a raccogliere erba nei campi. La giovane donna da tempo sopportava in silenzio e in preghiera le angherie del marito ubriacone. La Madonna la conforta per le sue sofferenze e le affida il compito di convincere i potenti a fare la pace. In affetti l'area di Cravaggio era contesa tra Milano e Venezia.
Si racconta che Giannetta, perorando la causa della pace, riuscì ad incontrare Filippo Maria Visconti, duca di Milano, e arrivò perfino a Costantinopoli dove auspicò la riunificazione della chiesa ortodossa con quella di Roma presso l'imperatore Giovanni VIII.
La scena ritratta é esattamente uguale a tutte le raffigurazioni di quella apparizione miracolosa: Maria sulla sinistra e Giannetta inginocchiata sulla destra; Maria con la corona in testa, il mantello, la mano sinistra protesa verso Giannetta, la destra leggermente sollevata come per benedire; Giannetta con le mani giunte in adorazione; la scena é in campagna e tra le due figure scorre il rivo d'acqua che sgorgò dal punto esatto dove Maria posò il piede (la sorgente miracolosa é ancora oggi attiva presso il santuario a Caravaggio); sullo sfondo la chiesetta dell'Assunta, 200 m più in là sulla strada. E questo é l'unico elemento "personalizzato" nel varie rappresentazioni. Dove non c'é il santuario per eccellenza, quello di Caravaggio, é spesso ritratto un santuario locale.
Per il resto la ripetizione esatta di tutti i dettagli é finalizzata alla facile riconoscibilità della scena, senza necessità di spiegazioni verbali. E questo fu per secoli il liguaggio delle "Bibbie dei poveri" dipinte sui muri di tutte le chiese.
Laggiamo da "Storie antiche di Nova Milanese" di Laura Tussi, pubblicato in www.informazioneecultura.it:
"Tutte le sere nel mese di maggio, con la propria sedia o i “sgabelit” (piccoli sgabelli) che portavano da casa, si riunivano tutte le famiglie del rione davanti all’affresco della Madonna di Caravaggio dove la Rosa di Mavar (Rosa Mauri) iniziava a sgranocchiare il suo rosario seguita dalla cantilena dei regiù (capi famiglia) e delle donne. Quando poi l’estate arrivava, oltre al caldo portava con sé tanta gioia, canti, fiori, profumi e tante lucciole, a soprattutto tanto e tanto lavoro".
La Madonna di Caravaggio al Grugnotorto