L'affresco ripropone la scena della apparizione della Madonna nelle campagne di Caravaggio. Il 26 maggio 1432 Maria appare a Giannetta intenta a raccogliere erba nei campi. La giovane donna da tempo sopportava in silenzio e in preghiera le angherie del marito ubriacone. La Madonna la conforta per le sue sofferenze e le affida il compito di convincere i potenti a fare la pace. In affetti l'area di Cravaggio era contesa tra Milano e Venezia. Si racconta che Giannetta, perorando la causa della pace, riuscì ad incontrare Filippo Maria Visconti, duca di Milano, e arrivò perfino a Costantinopoli dove auspicò la riunificazione della chiesa ortodossa con quella di Roma presso l'imperatore Giovanni VIII.
La scena ritratta é molto simile a tutte le raffigurazioni di quella apparizione miracolosa: Maria sulla sinistra e Giannetta inginocchiata sulla destra; Maria con la corona in testa, il mantello, la mano sinistra protesa verso Giannetta e la destra leggermente sollevata come per benedire; Giannetta inginocchiata in adorazione; la scena é in campagna e tra le due figure scorre il rivo d'acqua che sgorgò dal punto esatto dove Maria posò il piede. In questo caso non c’è nessun santuario sullo sfondo, ma ci sono i fiori nel ruscello miracoloso.
Per il resto la ripetizione esatta di tutti i dettagli é finalizzata alla facile riconoscibilità della scena, senza necessità di spiegazioni verbali. E questo fu per secoli il linguaggio delle "Bibbie dei poveri" dipinte sui muri di tutte le chiese.
Madonna di Caravaggio