Materiale
Informativo
Nome dell'autore: Claudio
Cognome dell'autore: Manenti
Quello che il Santo vede
Immagine dell'edicola
Data dello scatto: SunAMCESTE_July+0200RJulAMCEST
Coord. GPS: 45°29'04.6"N 9°14'32.6"E
Nome del Santo: Cristo in croce
Info e storie su questo Santo:

Sorta probabilmente come luogo di culto romano; si è probabilmente trasformato in altare cristiano a seguito dell’editto dell’Imperatore Costantino (313 d.C.) che concedeva libertà di culto ai cristiani. Nel corso del tempo l’altare ha assunto la configurazione attuale di piccolo Oratorio.

Non molto diversa da come oggi ci appare la “Cappelletta” è stata luogo di culto anche per i milanesi cacciati dall’Imperatore Barbarossa (1125 -1199) e rifugiatisi a Lambrate dopo la distruzione della città da parte delle truppe imperiali. Lo testimonia una scritta apparsa sul primo pilastro di sinistra della struttura, dopo che un furioso temporale dell’estate del 1944 fece cadere alcuni pezzi di intonaco dal pilastro stesso.

Tra il 1567 e il 1573 San Carlo Borromeo officiò a più riprese funzioni religiose in questo luogo; così come il cugino Federico, arcivescovo di Milano, che sostò in preghiera durante la visita pastorale alla comunità lambratese nell’autunno del 1610.

Da oltre 1500 anni il piccolo oratorio resiste all’inclemenza del tempo e alla vicissitudine secolari rappresentate da guerre, pestilenze, carestie, occupazioni straniere e non capitola nemmeno durante il bombardamento della notte del 13 agosto 1943 quando un ordigno forò il tetto e si adagiò sull’altare senza, peraltro deflagrare e lasciando pressoché intatta la struttura.